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Astrologia Energetica

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L’astrologia è un antichissimo codice simbolico scritto all’interno dei 360 gradi del cerchio zodiacale, composto da simboli (archetipi) che hanno il nome dei 12 segni zodiacali, del sole e dei  pianeti del sistema solare, dei rapporti angolari fra i pianeti e dei 12 settori (chiamati “case”) che si determinano in base ad un unico e  determinato momento e luogo  sulla terra.
Lo Zodiaco astrologico è un segno grafico, un cerchio suddiviso in 360 gradi nel quale ogni “segno” occupa esattamente 30 gradi. Lo zodiaco grafico non ha nulla a che vedere con lo zodiaco astronomico, così come i segni non hanno nulla a che vedere con le costellazioni (ed è proprio per questo che si chiamano “segni”). Ecco, qui sotto, lo schema grafico dello Zodiaco astrologico.

I detrattori dell’astrologia parlano giustamente di incongruenze rispetto alle conoscenze astronomiche (precessione degli equinozi dovuta all’inclinazione dell’asse terrestre, esistenza di altre costellazioni e visione geocentrica dell’universo) ma tra astrologia e astronomia non esistono relazioni dirette. L’astrologia non studia, come erroneamente molti credono, le influenze dei pianeti sugli uomini, ma è in realtà un antichissimo codice simbolico che descrive le manifestazioni energetiche e i fenomeni di ciclicità e di risonanza che la nuova fisica moderna ha iniziato ad esplorare  negli ultimi tempi.
Tutto è energia sosteneva Einstein, e l’astrologia non fa altro che indicare le possibilità e  le potenzialità che possiamo esplorare, scoprire e attivare con il  libero arbitrio e il nostro potere personale.
Il moto dei pianeti nel sistema solare, così come la geometria del DNA di una foglia o di un essere umano non fanno altro che ricordarci la logica che regola e connette ogni cosa nel  campo quantico universale e le leggi  energetiche e spirituali racchiuse  nello straordinario fenomeno della vita.
La relazione che esiste pertanto tra i pianeti del cielo e i simboli astrologici è puramente strumentale, esattamente come quella tra dilatazione del mercurio e misurazione della febbre. Consultando le effemeridi zodiacali e riportando le posizioni dei pianeti all’interno del cerchio zodiacale  noi partiamo semplicemente dal presupposto che la logica della ciclicità sia la stessa.
“Come in alto così in basso”  sosteneva un antico principio esoterico , indicando come “tutto”,  nel piccolo  così come nel grande, sia metafora di una logica di potenzialità, di sincronicità e di risonanza a nostra disposizione per onorare al meglio il potenziale evolutivo della vita. Ogni istante, compreso quello della nascita, è dotato di una particolare e unica energia e di straordinarie potenzialità e sfide che con la nostra libertà possiamo attivare e onorare per vivere meglio e cooperare con gli altri.
Il codice astrologico è basato su un sistema duodecimale, cosa molto particolare se si pensa che abbia oltre cinquemila anni e ci fa pensare sia stato ideato da una civiltà superiore. Dodici segni, dodici pianeti e dodici case (settori).
Dei dodici pianeti ad oggi si conoscono le posizioni soltanto di dieci (ovviamente in astrologia Sole e Luna sono considerati pianeti)  negli anni ’90 si è scoperto il primo pianeta transplutoniano (l’undicesimo) del quale mancano però le effemeridi (tabelle giornaliere con il calcolo delle posizioni)   e del dodicesimo  ci sono solo supposizioni matematiche.
Ognuno dei pianeti ha un’orbita ben precisa e cioè fa un giro dello zodiaco in un determinato tempo pressoché determinato. Il Sole, che determina il segno zodiacale di appartenenza, fa un giro dello zodiaco in circa un anno, la Luna – molto rapida – impiega circa 28 giorni, Mercurio e Venere più o meno come il Sole circa un anno, Marte ha un ciclo di circa 2 anni e mezzo, Giove fa un giro dello zodiaco in 12 anni, Saturno in circa 29 anni e mezzo, Urano in circa 84 anni, Nettuno in circa 160 anni, Plutone circa 240 anni e X e Y ( i due pianeti ancora da codificare)  molto di più, nell’ordine di migliaia di anni.

Questa ciclicità delle orbite è molto importante in astrologia perché ci fa comprendere molte cose.
Ad esempio il ripresentarsi ciclico di situazioni/eventi opportunità nel corso dell’esistenza; oppure (per quanto riguarda i pianeti lenti) determinate caratteristiche generazionali o addirittura una rilettura della storia andando a scovare il ripresentarsi a distanza di centinaia di anni di situazioni, mode o eventi.
Un tema natale (Oroscopo) è un istantanea della qualità dell’energia di un determinato evento che accade in un determinato luogo  e in un preciso momento.
Partendo dal presupposto che l’energia di ogni momento sia unica e irripetibile, un oroscopo può essere definito un istantanea che comprende tutte le potenzialità energetiche di una persona o di una situazione (si può fare l’oroscopo a un evento, a una società, a una situazione….)

I pianeti e i loro principali significati

I pianeti astrologici possiedono molteplici significati su un piano orizzontale, vale a dire apparentemente scollegati uno dall’altro. Ogni oroscopo esprime in maniera differente alcuni o tutti i significati simbolici dei vari  pianeti.
In astrologia, poiché codice energetico simbolico, vige la logica degli opposti e ogni pianeta ha un suo opposto naturale che lo integra e lo completa, gli opposti sono: Sole – Saturno ; Luna – Urano; Mercurio Giove; Venere – Marte ; Nettuno – Y ; Plutone – X
Ecco alcuni dei significati simbolici dei pianeti

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In base all’ora e al luogo di nascita (latitudine e longitudine), in Astrologia, si considerano anche le cosiddette Case che sono dodici settori che partono da un punto chiamato Ascendente (che riporta sul piano zodiacale il punto in cui il Sole terrestre stava sorgendo, per cui nelle nostre latitudini ad esempio chi nasce intorno alle sei di mattina ha l’ascendente nello stesso segno Solare) e si distribuiscono lungo lo zodiaco con grandezze variabili e con differenti sistemi di calcolo e misurazione.  Il sistema di domificazione più diffuso, che adotto anch’io è il sistema Placido.

Le case e l’evoluzione personale

Le dodici case rappresentano idealmente la ciclicità della giornata, con punti chiave che sono l’Ascendente (Alba) il Medio Cielo (Mezzogiorno) il Discendente (Tramonto) e il Fondo Cielo (o Imum Celi dal Latino , che sarebbe la Mezzanotte).
Il percorso delle dodici case è evolutivo e prevede (come tutta l’astrologia) la logica degli opposti.
L’ascendente (e tutta la prima casa) rappresenta la scoperta che l’io fa di se stesso e le modalità di manifestazione.  Eventuali pianeti presenti in questo settore aiuteranno a riconoscere le identificazioni personali, descriveranno la visione che l’io ha di sé e potranno rappresentare dei sovraccarichi da gestire. È l’ascendente che determina in gran parte il nostro aspetto fisico e il modo di manifestarci all’esterno.
La seconda casa è la scoperta che l’io fa dell’ambiente che lo circonda. Una volta scoperto se stesso, l’io si guarda attorno, sente se l’ambiente è confortevole o ostile, sente se l’energia del “clan” è protettiva o no e questo imprinting resterà tutta la vita… Anche se oggi i bimbi nascono tutti in ospedale è implicito che le vibrazioni dell’ambiente natale e del clan sono presenti. La seconda casa (e gli eventuali pianeti che la occupano) descrive dunque la nostra immagine dell’ambiente e nell’ambiente (e l’eventuale fotogenia) il rapporto con le cose, il possesso e il denaro (estensioni dell’habitat) e le modalità di radicamento e adattabilità personali.
La terza casa, dopo che l’individuo scopre se stesso e l’ambiente, è legata ai primi passi nel circostante, alle prime forme di socialità più immediata e semplice, alle persone che riconosciamo come simili (fratelli e sorelle). La terza casa (e i suoi pianeti) è legata alla comunicazione, ai piccoli spostamenti, alla mobilità.
La quarta casa, è – come L’ascendente  - una casa cardinale, legata alla mezzanotte. È il momento per l’io di indagare sulle sue origini, la famiglia, la patria, il focolare domestico. L’imprinting della quarta casa vale sia per la famiglia di origine che per quella che ci si costruirà da adulti e i pianeti presenti in questa casa descrivono importanti sfumature famigliari.
Con la quinta casa, scoperto se stesso, l’ambiente, il circostante e la famiglia….l’io esprime la sua vitalità, attraverso il gioco, il divertimento, la sessualità (e l’eventuale riproduzione) sperimentando gli eccessi…con le modalità che il segno e i pianeti suggeriranno.
La sesta casa chiude il ciclo evolutivo al di sotto l’orizzonte e chiude la prima parte del percorso evolutivo. È l’inevitabile confrontarsi con la piatta quotidianità, con l’ordinario, le faccende di tutti i giorni, la cura della salute e delle piccole cose. Passata la sbornia elettrizzante della quinta casa, la sesta ci indica e descrive il nostro rapporto col quotidiano, le regole, la routine.
Dalla settima casa (Discendente) in poi, la logica degli opposti si manifesta. Come nella prima casa l’io scopriva se stesso, nella settima si rapporta con l’altro, con un “tu”, un io diverso. È la casa dei rapporti a due, matrimoni, relazioni, società e segno e pianeti ci descrivono le modalità, le sfide e le opportunità di questi importanti ambiti.
L’ottava casa si contrappone alla seconda e descrive dunque le modalità di sradicamento dall’ambiente,  di cui la morte è la massima rappresentazione; ma anche della politica (occuparsi dell’ambiente altrui, delle eredità  materiali e morali ( gestire soldi e patrimoni altrui) dell’esoterismo, dei rapporti maestro-discepolo, e di tutto ciò che comporta uno sradicamento a qualche livello…. I rapporti seconda – ottava sono legati alle allergie (reattività ambientale) alla vista (senso con il quale si misura l’ambiente) e all’asse regia- fotografia (riprendere l’ambiente o esserne parte).
La nona casa si contrappone alla terza e per cui rappresenterà il lontano (materiale e mentale), i viaggi, la filosofia (che si contrappone alla comunicazione spicciola tipo giornalismo della terza).
La decima casa – cardinale Mezzogiorno – si contrappone alla quarta ed è l’espressione della realizzazione personale, di come l’individuo esce dal guscio-tana famiglia (quarta casa) e si esprime; è la casa  che descrive l’uscita dalla famiglia, le relazioni con essa dal di fuori, l’ambizione,  la massima punta di espressione personale, quella che il sole di mezzogiorno illumina….
L’undicesima casa si contrapporrà alla quinta e indicherà come  - superati gli eccessi  - si può arrivare all’equilibrio, alla moderazione, alla condivisione…È la casa dell’amicizia (forma più evoluta di rapporto personale) e delle modalità con cui si cerca/trova un equilibrio.
La dodicesima e ultima casa, chiude il cerchio evolutivo e si contrappone alla sesta  normalità, routine, moltitudine ordinario con la diversità, la solitudine  e lo straordinario. Casa ingiustamente definita “delle prove”, la dodicesima è un ponte verso la nuova incarnazione, è la casa in cui si può sperimentare il trascendente  e il non ordinario ( ad esempio manicomi, ospedali, orfanotrofi) e la solitudine che si contrappone alla moltitudine massificante e livellante della sesta… È la casa degli infermieri (che si occupano della salute degli altri) quanto la sesta è quella dei medici, è la casa dei folli o dei geni quanto la sesta è quella dei tanti Fantozzi omologati che vivono una vita piatta e “normale”…

Gli aspetti tra pianeti

Ultimo elemento che compone un oroscopo sono gli aspetti tra i pianeti e cioè i rapporti angolari tra i pianeti, all’interno della logica duodecimale dello zodiaco.
Contrariamente a quello che sosteneva la tradizione, gli aspetti astrologici non sono “brutti” o “belli” ma rappresentano uno scambio, un fluire o un condizionarsi reciprocamente di energie da valutare sempre nel contesto del tema. Quando un pianeta non ha rapporti angolari con altri ed è per così dire “isolato” occorre prestargli molta attenzione perché sarà molto sensibile ai transiti.
I principali aspetti tra i pianeti sono:
Congiunzione, e cioè due pianeti vicini  e sovrapposticon uno scarto massimo di dieci gradi. La congiunzione rappresenta una sovrapposizione di energie, da valutare nei singoli casi.
Sestile e Trigono, e cioè un rapporto di 60 o 120 gradi tra due pianeti, con uno scarto massimo di 4 gradi per il sestile e 7 per il trigono. Rappresentano un fluire armonico e naturale tra le energie dei pianeti che può essere un opportunità di espressione creativa o di adattamento (abitudine)  e identificazione, a seconda delle scelte fatte con il libero arbitrio.
Quadratura (90 °) è un reciproco frenarsi tra due pianeti in cui un energia tende a prevalere sull’altra o entrambe tendono a frenarsi in un nulla di fatto. È un aspetto che può essere frustrante ma altamente evolutivo nella misura in cui uno se ne accorge e interviene.
Opposizione (180°) è un fronteggiarsi esplicito tra due energie e può rappresentare un apice evolutivo, un coronamento della loro  interazione o un netto prevalere di un energia sull’altra e un netto ridimensionamento di progetti e aspettative….

I transiti

Se l’oroscopo è una fotografia di un attimo, i pianeti continuano inesorabilmente il loro percorso lungo lo zodiaco, andando via via a creare nuove opportunità, configurazioni con i pianeti di nascita e a dispiegare col passare del tempo le mattasse delle occasioni evolutive. L’analisi dei transiti consente di conoscere sempre, e in anticipo le principali sfide e opportunità evolutive del periodo e attraverso di esse esprimere e onorare al meglio il potenziale del proprio tema natale.

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