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Angeli e parcheggi

di Anawel

Tempo fa quando sentivo le persone tirare in ballo gli Angeli per trovare parcheggio mi irritavo perché lo trovavo un modo banale e troppo new age per relazionarsi con gli Angeli. In seguito, grazie alla vita e ai suoi insegnamenti, sono diventato un po’ più elastico, ma ho continuato a sentirmi intimamente superiore, rispetto a queste ritualità che continuavo a sentire un po’ superstiziose e superficiali.

Man mano che si scalfiva la mia arroganza intellettuale,  ho cominciato anche io ad affidarmi agli Angeli per le piccole cose, come il parcheggio, verificandone puntualmente l’infallibile efficacia…

Nei giorni delle feste, per una serie d’impegni personali e familiari ho avuto sovente la necessità di spostarmi in automobile, anche in orari di punta, con carichi molto ingombranti, pesanti e voluminosi e sono stato “miracolato” in molte occasioni nel trovare posto esattamente dove avevo “chiesto” ed immaginato, magari perché una persona stava uscendo proprio quando arrivavo io…

Per chi non lo sapesse, la sincronicità, è una coincidenza  particolarmente significativa, un fenomeno al quale attribuiamo individualmente significato, pur senza relazioni causa effetto evidenti: ad esempio pensare ad una persona e dopo pochi istanti sentire suonare il telefono e scoprire che è lei; oppure pensare ad un parcheggio in un dato posto e trovarlo…

La riflessione che è scaturita da queste serie di sincronicità impressionanti, mi ha riportato – forse per deformazione professionale – a pensare ancora una volta all’immenso potenziale  rappresentato dal nostro potere personale…

Perché, mi sono detto, chiediamo aiuto agli Angeli per il parcheggio – che è pur sempre una cosa importante – e ci dimentichiamo di chiederlo per tante altre questioni – ancora più importanti della nostra vita quotidiana?

Una prima risposta può essere legata all’analisi delle nostre resistenze.

Per molte cose non ci affidiamo e non chiediamo aiuto perché abbiamo delle resistenze, “parti” di noi che non sono affatto convinte dell’effettiva utilità di quello che stiamo chiedendo,  inseguendo e desiderando e anzi, si sono addirittura un po’ affezionate al ruolo di “inseguitrici” e identificate nei bisogni o nelle mancanze al punto di avere un sottile e assurdo tornaconto anche nel non realizzare i traguardi desiderati…

Questi autosabotaggi sono stati già molte volte esplorati in psicologia, da Freud in poi, e danno voce alla naturale e fragile soddisfazione dell’autocompiacimento che proviamo quando ci possiamo lamentare, esibire le nostre emozioni, brontolare e/o ottenere l’attenzione altrui  raccontando di come siamo poverini e sfortunati. Se non prestiamo attenzione, queste magre soddisfazioni possono più diventare più importanti degli stessi obiettivi…

Una seconda risposta, forse più rilevante dal punto di vista energetico è data dal potere creativo delle nostre convinzioni.

In fin dei conti il potere personale è all’opera sia quando ci affidiamo e otteniamo (rispondendo all’antico appello “chiedete e vi sarà dato”) sia quando “scegliamo” di non chiedere, condizionati (ahimè) dalla nostra razionalità, dal presunto buon senso e dai dubbi che suggerisce il nostro incorreggibile ego…

Siamo esseri creativi che creano  comunque sincronicità: positiva e armoniosa, quando scegliamo di collaborare con l’universo,  e negativa e di separazione quando scegliamo di fidarci troppo  delle trappole della mente e delle sue convinzioni…

Se vi è già capitato (e vi sarà capitato senz’altro) di sperimentare il potere piacevole ed efficace della sincronicità che deriva dall’affidarsi nelle piccole cose (come trovare il parcheggio, un negozio ancora aperto quando si è in ritardo, o quel numero di telefono che proprio vi serviva nel posto più inaspettato..) potreste scegliere di “alzare un poco il tiro” e cominciare a sperimentare questo potere anche nelle cose più grandi e serie, come ad esempio il lavoro, la salute, la pace o l’amore…

Come ripetiamo continuamente nella scuola e nei corsi di OEP3 – poiché elemento centrale del metodo – la chiave è equilibrare il materiale e lo spirituale, facendo ognuno la propria parte in armonia e semplicità.  Agire affannosamente usando solo le proprie risorse intellettuali, fisiche, culturali ed economiche non è sufficiente, così come non è sufficiente “affidarsi” all’Universo o a Dio, con richieste, invocazioni e preghiere per poi starsene in panciolle ad aspettare.

“Aiutati che il ciel ti aiuta”, recita il saggio proverbio  e in questo caso la parte che compete a noi è quella di cercare di essere positivi, progettuali, operativi e attenti, accorgendoci quando stiamo passando il limite ed entrando nel circolo vizioso della preoccupazione o dell’eccessivo coinvolgimento e rimanendo fiduciosi senza presupposti come bambini che si  fidano dei propri genitori e non si fanno prendere dai dubbi anche se l’apparenza sensibile suggerisce cose diverse…

Per evitare  insidiose trappole dell’ego che si traveste da giudice severo e perfezionista, è indispensabile cercare di mantenersi il più possibile consapevoli di quello che sentiamo e che passa attraverso di noi, ricordandoci che se fossimo sempre puri, fiduciosi e ottimisti saremmo … degli Angeli e questo non è possibile.

Non c’è alcun merito personale nell’uscire di casa fiduciosi di trovare il parcheggio e poi trovarlo,  così come non c’è nessun demerito se uscendo di casa ci dimentichiamo di farlo o magari ripetiamo meccanicamente le stesse parole ma sentiamo dentro di noi un energia di dubbio, scoraggiamento che “crea” l’inevitabile mancanza di parcheggio. Purtroppo, la fiducia non si può simulare e ciò che conta, più ancora di quello che facciamo,  è il come facciamo le cose, quale energia e quali significati diamo a scelte ed azioni.

La nostra libertà, in ogni caso sarà sempre e comunque salvaguardata se sceglieremo – indipendentemente dai risultati – di osservare ciò che ci accade da un’ angolatura positiva e fiduciosa.

Ci siamo affidati e abbiamo ottenuto quello che volevamo? Bene! È una conferma che siamo potenti, creativi e inseriti in un tessuto energeticamente armonico….

Ci siamo complicati la vita con dubbi e paure e non abbiamo ottenuto ciò che volevamo? Bene! È sempre una conferma che siamo potenti, un’ occasione per comprendere la nostra dualità e fare la pace con noi stessi e le nostre contraddizioni, esercitando una sana autoironia….magari proprio mentre continuiamo a cercare parcheggio!!

Se rimaniamo consapevoli, abbracciando ogni parte di noi accogliendola con fiducia e nel frattempo ci alleniamo a “chiedere”  fiduciosamente  e ad aspettare pazientemente le cose che ci servono e  per cui ci diamo da fare, correremo il rischio di essere molto  più lucidi,  soddisfatti e meno stressati!

Buoni desideri fiduciosi e operativi per il 2012 a tutti!

Anawel

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