In un percorso di crescita e orientamento delle energie personali è fondamentale il graduale passaggio dall’impressione all’intenzione.
Le impressioni colpiscono i nostri sensi come un pugile l’avversario, attivando in continuazione processi fisiologici, dinamiche inconsce e convinzioni limitanti e rendendoci schiavi del processo di identificazione che ne deriva. Abituandoci a farci impressionare da cose, situazioni, eventi che vediamo, udiamo e percepiamo, perdiamo progressivamente il focus sul mondo interiore e sulle sue risorse e diventiamo passivi rispetto alle molteplici suggestioni che arrivano dall’esterno.
Queste impressioni che ci colpiscono come cazzotti, arrivano da ovunque: televisione, internet, giornali, parole, sguardi, situazioni e relazioni quotidiane, lavoro, spostamenti nel traffico caotico, ritmi elevati.
Quando i nostri sensi non sono colpiti da fonti esterne, molte volte le impressioni le produciamo da soli per mezzo di uno sterile dialogo interno o attraverso pensieri compulsivi e inutili che ci portano fuori dal “qui e ora” e attivano ormoni e fisiologia in una danza psico emotiva stressante e ammorbante. Gli studi sull’intelligenza emotiva hanno confermato che maggiore è la tendenza a farsi impressionare, minore è la capacità di connettersi con le proprie intuizioni e fare scelte oculate e vincenti.
Le impressioni sono come i flash di tante macchine fotografiche che continuano a luccicare dopo aver chiuso gli occhi o come le sensazioni di un film thriller nel quale ci identifichiamo che continuano a farci sentire l’adrenalina anche dopo essere finito…
Più siamo impressionati meno siamo creativi: le impressioni ci danno un sacco da fare per gestirle e per gestire le conseguenze fisiologiche che producono nel nostro corpo attraverso i vari ormoni e neuro trasmettitori messi in circolazione.
Più ci lasciamo impressionare meno possiamo sviluppare la nostra autostima, la comunicazione efficace e la gestione delle emozioni perché l’impressionabilità produce insicurezza, mancanza di autonomia e disordine energetico.
Le impressioni non sono qualcosa di sbagliato perché sono naturali. I nostri sensi – che rispetto a molti altri animali sono limitati e grossolani – non possono smettere di ricevere e trasmettere degli impulsi: sta a noi imparare a modificare il significato che gli diamo, imparare a depotenziarli e prenderli meno sul serio…
Per uscire dal vortice delle impressioni è importante incominciare a portare attenzione sulle intenzioni profonde interiori.
Le intenzioni riflettono le motivazioni e i desideri profondi della nostra natura. Così come le impressioni arrivano dall’esterno e si accavallano confuse, le intenzioni profonde si scoprono e si consolidano nella quiete, nella presenza e nel lavoro su di sé. Questo genere di intenzioni può diventare lo sfondo sul quale lasciar decantare le impressioni sensoriali che la nostra percezione ci propone.
Se scopro un’autentica intenzione di pace e serenità sarà più semplice lasciare andare le impressioni che la vita quotidiana mi procura che vanno nella direzione opposta, come le tante occasioni di ansia, preoccupazione o controllo.
Le intenzioni profonde sono un balsamo per i momenti difficili della vita in cui situazioni ed eventi esterni ci propongono in continuazione impressioni negative….
La capacità di “stare dentro” le impressioni negative senza farsi condizionare da esse e riuscendo a mantenere vive le intenzioni profonde è un atto di presenza mentale che trasforma alchemicamente il dolore in consapevolezza.
Da un punto di vista energetico è impossibile “risuonare” contemporaneamente su impressioni e intenzioni. O si vibra sulla frequenza delle impressioni e si attirano energie disordinate corrispondenti, o si vibra sulle intenzioni attirando sincronicità in risonanza.
Le intenzioni e la loro energia non si scoprono nella mente. Le intenzioni mentali spesso sono prodotte dal falso sé e lastricano la strada che conduce agli inferni personali come illustra saggiamente un vecchio proverbio.
Per distinguere vere e false intenzioni basta osservare se sono raggiungibili immediatamente nel qui e ora. Le intenzioni profonde nascono nel cuore, sono quelle che permettono di placare la mente e osservarla senza giudizio come un testimone neutrale, sono quelle che riescono a stoppare l’associazione a delinquere rappresentata da mente e pancia, perché placano tanto la razionalità fredda quanto la visceralità incontrollata.
Queste intenzioni profonde appartengono alla nostra natura spirituale e alla nostra anima e possono essere riscoperte e svelate sempre meglio con l’allenamento e la graduale disintossicazione dalle impressioni.
È come sentire una musica meravigliosa di sottofondo in mezzo al frastuono di una discoteca. Sino a che non calerà il frastuono esterno sarà difficile accorgersi della musica.
In ogni istante della vita possiamo attivare un’intenzione che ci aiuti a rimanere più lucidi e sereni, come ad esempio un intenzione di chiarezza, di pace, di cooperazione o di fiducia.
Non esistono intenzioni di serie A o di serie B e molte intenzioni “piccole” ci permettono di scoprirne altre più profonde…
L’intenzione non è un attività, ma lo sfondo delle cose che facciamo.
Se sullo sfondo c’è pace sarà più difficile andare in stress o farsi impressionare, se sullo sfondo c’è un intenzione di armonia sarà più difficile abboccare a provocazioni o aggredire.
Se sullo sfondo c’è una reale intenzione di fiducia sarà più difficile farsi prendere da sconforto e scoraggiamento.
Mantenere il focus sulle intenzioni è un atto di umiltà e fiducia nell’Universo, nella Vita o in Dio (a seconda di come si voglia chiamare)…perché è manifestare la scelta di non abboccare alla seduzioni della mente e delle sue menzogne.
L’intenzione è un potente antidoto per ristrutturare il dolore, guarire dalla paura ed essere più felice, perché aiuta a non ristagnare nella percezione sgradevole e portare l’attenzione sul “quindi?” quando accadono le cose e ci impressionano…
Kommentare