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La legge di attrazione in pratica

I

l concetto di legge d’attrazione, per secoli appannaggio delle tradizioni esoteriche, è stato negli ultimi trent’anni ripreso a volte anche in modo semplicistico dai movimenti new age. Alla luce delle meravigliose scoperte recenti della fisica quantistica si può finalmente fare un po’ di chiarezza su questo concetto.

Base della legge d’attrazione è che si “attira” l’energia che si produce.

È semplicemente un fenomeno di risonanza energetica, come un diapason che si mette a suonare se un altro diapason vicino accordato alla stessa frequenza, sta suonando.

Le prime considerazioni sulla legge d’attrazione ci rimandano dunque a considerare l’enorme importanza e responsabilità contenuta nelle emozioni che sentiamo, nelle valutazioni che facciamo, nei sentimenti e nei pensieri che proviamo…

La consapevolezza di questa dinamica ha spesso prodotto una pericolosissima trappola, andando a risuonare su un moralismo deteriore e sulla rigidità etica tipica della cultura cattolica e più in generale del dogmatismo religioso: la censura.

Censurare le proprie emozioni, i sentimenti o i pensieri non cambia la loro frequenza, anzi la potenzia. È un po’ come ascoltare Radio Dj e affermare continuamente che si sta ascoltando Radio Capital: chi ci sta vicino si accorge ancora di più di cosa stiamo realmente ascoltando.

Le cose a cui resistiamo, diventano più grandi e potenti.

Il nostro inconscio è naturalmente esperienziale e si oppone alle sciocche ipocrisie della mente conscia. Provate a chiudere gli occhi e sforzatevi di NON vedere un pomodoro… e lo vedrete. Sforzatevi di dormire e vi sveglierete, perché le NON esperienze sono una congettura, una astrazione della mente conscia che non ha riscontro nella vita reale che è quella che condiziona il molto più potente inconscio.

La censura è quindi inutile e dannosa.

Un saggio prete cattolico, Anthony De Mello, in un suo divertente libro affermava stupito che in confessionale i preti parlavano solo di sesso e le prostitute solo di Dio… I concetti che rispettivamente negavano e censuravano.

Per mettere in moto la legge di attrazione quindi, non è sufficiente “simulare” una frequenza, bisogna viverla realmente.

Se io continuo a ripetere e ripetermi che voglio l’abbondanza e la prosperità ma intimamente risuono su una vibrazione di paura e scarsità, continuerò ad entrare in risonanza con la scarsità e ad attirarla nella mia vita.

Se io mi ripeto che voglio amare ed essere amato, ma intimamente risuono su pretese e bisogni, continuerò ad attirare tali energie…

Non è sufficiente compilare tanti foglietti o ripetersi continuamente dei mantra per cambiare le proprie frequenze, serve un esperienza più profonda.

Come fare?

In primo luogo occorre attivare la meravigliosa energia della presenza e della consapevolezza.

Renderci conto di cosa stiamo realmente attirando adesso.

Emozioni, pensieri e sentimenti non sono colpe: accadono.

Accorgersi di ciò che accade e accoglierlo fiduciosamente continuando a mandare amore a noi stessi è un atto di grande impatto energetico.

Se invece di censurare le mie emozioni e i miei pensieri, li riconosco come tali, li osservo e cerco di non identificarmi in essi, l’energia che sto creando ( e quindi attirando) è di consapevolezza.

Colpevolizzarsi per i propri pensieri e sentimenti è inutile e sciocco perché oltre a non servire a nulla ci fa risuonare su frequenze di autogiudizio e giudizio e ci fa attirare tali frequenze….

Iniziando a praticare la presenza nel qui e ora e la consapevolezza, ci accorgeremo di tutte le inutili energie che come degli automi stavamo producendo e potremo festeggiare per questo, scegliendo poi eventualmente di mettere in discussione le co

nvinzioni e i valori limitanti…

Questo è l’unico, piccolo lavoro che può fare la nostra mente conscia. Il 93 per cento di tutto quello che è il nostro essere è governato dall’inconscio, ma quel piccolo 7 per cento rappresentato dal conscio stabilisce cosa e come governare. Ad esempio SCEGLIERE  di stare in presenza fiduciosa durante un emozione, pur sentendo l’emozione. E’ il libero arbitrio – se vogliamo vederlo così –  che richiede una partecipazione razionale e un elemento di  attesa e di scelta che frustri l’ego e al tempo stesso crei una condizione di alchimia  e di trasformazione energetica.

Il secondo passo per attivare l’enorme potere della legge d’attrazione è nutrirsi di stimoli, idee, contenuti, esperienze e persone che sono su questo cammino da più tempo e che naturalmente e spontaneamente possono farci da coach…

Stare vicino a tali persone aiuta perché sono dei ripetitori energetici potenti. E lo sono solo perché hanno praticato molto. Mi raccontavano ad esempio degli amici in questi giorni, di come è stato piacevole l’incontro con Sogyal Rinpoche e di come è stato facile in sua presenza mantenere la mente sgombra…Queste persone sono ovunque intorno a noi, alcune più conosciute e altre meno. Si riconoscono perché non si prendono troppo sul serio, cercano sempre il positivo, sono generalmente spontanee, soddisfatte e hanno entusiasmo in quello che fanno.

Bisogna evitare come la peste di mitizzarli o di cadere nel dogmatismo che genera censura, magari un ripetitore di energia positiva può essere il vostro panettiere o il gommista…

Con l’aiuto di queste persone, terapisti, associazioni gruppi e frequentazioni in risonanza tutto diventa più semplice.

Se voglio attivare la legge d’attrazione senza cambiare una virgola nella mia vita, senza fare spazio a cose nuove, e senza rivedere le mie convinzioni, sono come uno che vuole cambiare canale senza usare il telecomando: continuerò per forza a vedere lo stesso programma!

Contemporaneamente a questo secondo passo bisogna fare attenzione ai tanti produttori di energie inutili e dannose che ci sono in giro. Magari sono vicino a noi, magari sono famigliari o parenti e bisogna prestare molta attenzione nel non giudicarli, perché altrimenti entriamo in risonanza con l’energia del giudizio e dell’insoddisfazione e ….attiriamo risonanze sgradevoli.

Per far questo ci vuole autonomia, lasciare agli altri il diritto di essere come sono, molta ironia e….la capacità di difendere i propri spazi sacri e le proprie nuove intenzioni anche rompendo degli schemi, come ad esempio scegliendo di non nutrirsi troppo di televisione, giornali, brontolii politici, populismi da social network e similari…

La domanda che in qualsiasi momento può farci riflettere sull’energia che stiamo attirando è molto semplice: Che cosa sento in questo momento? Come sto? Sono soddisfatto? Mi sento al posto giusto al momento giusto?

L’ultimo passo per attivare alla grande la legge di attrazione è ricordarsi di cosa ci piace e di cosa ci appassiona.

La passione, l’emozione, il piacere sono energie molto potenti, come la gioia, la motivazione e l’entusiasmo.

Molte volte ci siamo talmente identificati nel brontolio, nell’auto commiserazione, nell’insoddisfazione e nel vittimismo da esserci dimenticati quali sono le nostre passioni e le nostre abilità.

Prendere in mano un pennello, disegnare, suonare uno strumento, praticare uno sport, esplorare mondi sconosciuti con la lettura, cucinare una prelibatezza, rotolarsi nell’erba e chissà quante altre meravigliose cose…possono essere i primi switch per iniziare ad attirare nuove energie e con esse nuove intuizioni, nuove relazioni e cooperare per un mondo migliore.

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