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La metafora esoterica: che futuro sto costruendo?

I metodi mantici: carte, tarocchi, ching, rune, astrologia eccetera, sono spesso stati letti, interpretati, usati e sfruttati in modo superstizioso, deresponsabilizzante e inutile.

Questi “codici” esoterici sono in realtà potenti strumenti per aiutarci lungo il percorso evolutivo e per diventare più consapevoli delle energie e delle sincronicità che stiamo creando e cocreando  e delle modalità con le quali stiamo partecipando al flusso  della ciclicità che caratterizza la vita umana, le stagioni e la natura. È con questo spirito che nella nostra Associazione, finalizzata alla ricerca del benessere, della crescita personale e della consapevolezza nel qui e ora, insegniamo a comprendere e utilizzare questi preziosi strumenti.

Il grande equivoco costruito nel corso dei secoli su questi codici – alcuni molto più antichi come i ching o l’astrologia, altri più recenti come i tarocchi – è nato perché sono stati avvicinati  dalle masse con un atteggiamento e un approccio essoterico (rimanendo cioè molto più in superfice), e a causa di questa loro lettura ignorante e superficiale  si è ragionevolmente sviluppato nei loro confronti un atteggiamento di scetticismo e di scherno.  L’approccio essoterico superstizioso ha inoltre spesso fatto leva sull’ignoranza, sulla paura e sulle speranze delle masse per spillare quattrini e mantenere un atteggiamento di potere e controllo.

L’equivoco è collegato con tre punti fondamentali:

  1. La possibilità/impossibilità di leggere il futuro.

  2. L’inquietante idea di essere in qualche modo “schiavi” di un destino piuttosto che in possesso del libero arbitrio.

  3. L’idea – grossolana e superficiale – che il piano della “manifestazione degli eventi” sia l’unico possibile in cui le energie si possano esprimere.

Per scogliere l’equivoco occorre aprirsi ad una prospettiva esoterica – che non si fermi cioè alle apparenze – ad una visione più ampia  e al concetto di sincronicità che abbiamo molte volte approfondito sul blog e nei nostri corsi.

★ Che cosa significa leggere il futuro?

Se osservo una pianta in crescita e ipotizzo che tra qualche mese ci saranno dei frutti  non sto leggendo il futuro, ma il presente. Se vedo una coppia incapace di comunicare  imprigionata in giochi di potere, identificazioni, emozioni distruttive e proiezioni, e presumo che finiranno col farsi del male o separarsi, non sto leggendo il futuro, ma osservando con lucidità il presente.

La cultura essoterica, superficiale e identificata ama vivere nella censura, fermarsi alla punta dell’iceberg, non voler vedere gli autoinganni e gli auto sabotaggi che ognuno si infligge, non voler scoprire, amare e accogliere le mille contraddizioni proprie e altrui che la nostra mente separata ci propone. È una cultura che crea giudizio e autogiudizio, che indebolisce l’auto valutazione e il potere personale, e che può essere vittima delle profezie nefaste dei ciarlatani.

Il futuro indicato dai codici esoterici è anche manifestazione della ciclicità che l’uomo sovente nega nella sua arroganza, una ciclicità che è ovunque in natura e comprende giocoforza anche gli eventi destabilizzanti e l’impermanenza, una ciclicità che può essere osservata con sguardo inquieto o fiducioso.

★ Destino o libero arbitrio?

Il grande dono dell’uomo è il suo libero arbitrio: la possibilità di scegliere che significato dare agli eventi e alle situazioni, il potere di scegliere l’angolatura dalla quale osservare qualcosa. Ancora una volta, la cultura dell’inconsapevolezza ha creato due profonde illusioni di fondo:

  1. L’idea che la realtà sia oggettiva, già smantellata dalla fisica quantistica e dalle sue evoluzioni.

  2. L’idea che una realtà oggettiva crei significati  oggettivi, figlia dell’illusione precedente.

Queste cristallizzazioni mentali creano il falso equivoco tra destino e libero arbitrio.

Gli eventi accadono e sono sempre accaduti, le persone con la loro libertà hanno il potere di osservarli da un’angolatura costruttiva, evolutiva e utile piuttosto che da una distruttiva, destabilizzante e inutile.

Alcune “etichette” sono radicate in profondità dentro di noi portandoci a interpretare determinati eventi in modo pauroso, negativo e inefficace. Per molte persone – infatti – eventi naturali come la morte, la malattia, la crisi, il lavoro, la solitudine, solo per citare qualche esempio,  sono a prescindere collegati con significati negativi e rispetto ad essi è difficile riconoscere e attivare il proprio  libero arbitrio e il potere personale.

Questa chiusura, comprensibile ma inutile, ha permeato i codici esoterici di un alone di paura perché nel tentativo di esorcizzare gli eventi spaventosi, si è dato loro eccessivo potere.

La coscienza della caducità della vita, della ciclicità e dell’impermanenza delle cose può aiutare l’uomo a onorare il suo potenziale creativo nel presente così come può portarlo a negare queste dinamiche, identificandosi o deresponsabilizzandosi.

I codici esoterici, come le filosofie spirituali e le religioni, hanno da sempre invitato l’uomo a “svegliarsi”, occuparsi del presente, del proprio potere personale cercando di andare oltre le apparenze onorando la vita in tutto il suo potenziale creativo con passione e fiducia.

★ I piani di manifestazione.

Non esiste solo un piano di manifestazione energetica. Se parliamo ad esempio dell’energia della “sofferenza”, possiamo soffrire, diventare consapevoli di situazioni dolorose, assistere qualche persona sofferente o interessarci in qualche modo all’argomento per entrare in contatto con questa energia.

Estrarre una carta, consultare i passaggi sul proprio tema natale o l’oracolo dei Ching, sono possibilità per conoscere le energie, la ciclicità e la sincronicità che stiamo creando e alle quali stiamo partecipando, indipendentemente da quali potranno essere i piano di realtà sul quale si manifesteranno.

I codici esoterici descrivono sincronicità e ciclicità che, solo unitamente al nostro libero arbitrio, si possono tradurre in qualche occasione o sfida evolutiva.

Avere paura di questi codici significa aver poca fiducia in se stessi e nella vita, ed è superstizione, così come credere che i codici “facciano  le cose” al posto nostro…

Avvicinarsi ai codici esoterici è implicitamente accogliere una visione fiduciosa della logica evolutiva che anima l’universo in cui viviamo, altrimenti diventa soltanto una sterile occasione in più per farsi dei problemi e avere paura…

La nostra abitudine a identificarci col “fare” e con l’”avere” spesso ci fa soffermare troppo sul piano degli eventi, delle manifestazioni materiali della realtà, trascurando l’importante dimensione  dell’ “essere” e del “sentire”.

L’uso dei codici esoterici non serve dunque per sapere “cosa succede” ma piuttosto per avere una visuale più ampia sulle possibilità e sulle sfide evolutive che si presentano nella nostra vita  e su come onorare ed esprimere il nostro potere personale e la nostra creatività. La sincronicità, positiva o negativa che sia non viene “attivata” dai codici (ad esempio estraendo una carta “bella” o “brutta”) ma solo dal nostro potere personale e dalla nostra energia!

Per questo motivo, nell’ avvicinarsi a questi strumenti sono molto più importanti le domande che le risposte, perché nell’energia della domanda è già implicita l’angolatura dalla quale stiamo osservando la realtà esterna e il nostro potere personale…

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