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Trasformare le percezioni e le convinzioni per creare nuove occasioni di benessere e consapevolezza

Molte sono le etichette  e i condizionamenti  che ci appiccichiamo addosso ogni giorno, e per lo più riguardano la diffusa credenza che le persone e le cose non cambino. Il carattere, le predisposizioni, i tratti ereditari spesso sono vissuti come “condanne” alle quali non ci si può sottrarre…

Anche per chi si occupa da molti anni di ben-essere e crescita personale, l’ostacolo più duro con cui confrontarsi  è senz’altro stabilizzare il cambiamento.  Corsi e libri motivazionali, tecniche ed esercizi di visualizzazione, pensiero positivo e molti altri strumenti, fanno quello che possono  e sembrano sovente scontrarsi con la difficoltà delle persone ad applicare i modelli appresi e, spesso a giudicarsi per questo motivo…

✓  Come mai accade questo? Come trovare delle soluzioni?

Per capire la ragione per cui cambiare (sembra) così difficile occorre parlare di percezione e convinzioni.

Spesso nei nostri progetti di cambiamento, di ben-essere e felicità abbiamo chiaro l’obiettivo, portiamo l’attenzione sul percorso e sulle procedure e ….trascuriamo le nostre percezioni e convinzioni profonde dandole per scontate.

La nuova genetica (Epigenetica) ci insegna che la percezione è  la chiave  che regola i processi biologici.  L’esagerata attenzione riposta negli ultimi decenni sul DNA e sul codice genetico ha portato ad  attribuire una predominanza e un significato eccessivo al corredo cromosomico. Il cinquanta per cento del nostro DNA e il totale controllo sull’attivazione  dei geni è da attribuire alle proteine che cambiano forma, si trasformano e “rivelano”  il DNA in base agli stimoli provenienti dall’esterno, in base al processo di percezione…

Per chi vuole approfondire l’aspetto scientifico di questa rivoluzionaria conoscenza consiglio questo video di pubblico dominio, curato da un eminente scienziato…

Se la percezione è la chiave che regola gli aspetti biologici  e cellulari è facile comprendere come – essendo noi  macchine biologiche formate da diverse decine di trilioni di cellule – la percezione sia fondamentale anche  per ciò che riguarda le nostre faccende quotidiane.

Per noi esseri umani, la percezione è strettamente collegata con la costruzione di convinzioni o credenze che facciamo in base alle nostre esperienze e al “terreno” nel quale siamo inseriti.

Genitori, insegnanti, educatori, a loro insaputa sono gli ingegneri genetici che stimolano i nostri processi percettivi (sensoriali) e  attivano il nostro sistema di credenze.

Le credenze e le percezioni che derivano da esse sono radicate a livello inconscio come profonde neuro associazioni  ed è inutile cercare di sradicarle con strategie che (prevalentemente) comunicano alla nostra mente conscia: è la mente sbagliata!

La maggior parte delle tecniche utilizzate dalla psicologia o dai sistemi di crescita personale suonano “astratte”  al nostro inconscio, anche se solleticano la curiosità della nostra mente conscia che è molto più volitiva…

L’inconscio è troppo coinvolto dal “qui e ora”, occupato a gestire miliardi  di attività fisiologiche, regolazioni ormonali, la fisiologia, una gigantesca biblioteca di impressioni, sensi, emozioni e dati  per “abboccare” a semplici strategie cerebrali, congetture, frasi astratte o esercizi noiosi e faticosi!

Per comunicare con questa parte profonda  della nostra mente, occorre coinvolgere i sensi, il corpo, la fisiologia, e il cuore – inteso non soltanto come organo – ma anche come centro energetico ed elettromagnetico  nel quale possono convergere, armonizzarsi  e allinearsi pensieri ed emozioni.

Nella sua semplicità e abitudinarietà , il nostro inconscio è e rimane sensoriale e presente. È in grado di collaborare con la sincronicità e la magia della vita perché naturalmente portato a farlo, così come le nostre cellule sono naturalmente portate alla crescita…

★ Il primo passo per comunicare con la mente “giusta” è accettare qualsiasi cosa accada nel qui e ora. È la mente conscia  che fugge costantemente nel passato o nel futuro, è la mente conscia che stressa il nostro organismo e sollecita il nostro inconscio a scatenare tempeste ormonali. Se la mente conscia non si oppone al “qui e ora” con tutto ciò che contiene, sarà più facile per l’inconscio ristabilire una condizione di equilibrio.

  1. Mi sono distratto? Bene, ritorno nel qui e ora.

  2. Sto dando per scontato qualcosa? Bene, l’osservo con attenzione e disponibilità

  3. Sto provando un qualche disagio? Bene, lo sento e mi apro a ciò che può insegnarmi

  4. Sto cercando di trasformare le mie convinzioni in un momento di stress? Bene, riconosco la mia presunzione, mi occupo del mio stress e delle mie emozioni e poi torno alle convinzioni…

★ Il secondo passo, dopo l’accettazione del qui e ora è la disponibilità a riconoscere le convinzioni limitanti, lasciarle parlare, esprimere, sfogarsi il tutto senza giudicarle, darle troppa importanza né scivolare nella deresponsabilizzazione,   cioè senza identificarsi in esse. Se la vostra mente vi sta suggerendo – ad esempio –  che “non è facile”, ascoltate nel vostro corpo questo disagio e lasciatelo sfumare, perché è una trappola che vuole solo tenervi lontano dalla felicità. L’energia può trasformarsi in un millesimo di secondo.

★ Se accettiamo l’ipotesi che la mente sia energia (e molto di più del nostro cervello), è ragionevole l’idea che il “software” delle nostre convinzioni limitanti vada riscritto e corretto attraverso l’esperienza.  Per far questo occorre aver operato una scelta e fare molta attenzione a non interpretare i risultati e a non pretendere troppo da se stessi, spinti dal falso Sé e dal giudice interiore.

★ Allenarsi è impegnativo, che si tratti di jogging, tennis o alchimia personale. In questo ultimo caso , tuttavia  la “palestra” dell’allenamento è molto meno definita. Se la convinzione che vogliamo trasformare “tocca” vari ambiti della quotidianità, occorre fare attenzione ai segnali che diamo in tutte queste occasioni. Ad esempio: se mi accorgo che fatico a fidarmi e a lasciare andare il controllo, la “palestra”  nella quale allenare la nuova convinzione di fiducia e di leggerezza sarà molto vasta: dal rapporto col cibo e con le cose a quello con le persone amate;  dalla gestione della  mia salute ai discorsi sulla politica o  sui fatti di cronaca…

Se pratico meditazione in posizione di perfetto loto, visualizzo luci arcobaleno e poi non so gestire  un semplice dialogo con mia zia, il capufficio o mia moglie senza irritarmi,  certamente non sto sollecitando il mio inconscio né distogliendolo dalla digestione della cena e posso star certo che tutte le mie pratiche produrranno scasi cambiamenti nella mia vita!

Se mi accorgo di questo – tuttavia –  anziché giudicarmi o colpevolizzarmi  posso ringraziare l’Universo per  la Luce di questa consapevolezza, sorridermi con  amore e auto ironia e dare inizio ad un profondo e proficuo cambiamento delle mie convinzioni e percezioni… perché scoprire è guarire!

★ Per trasformare le convinzioni e le percezioni, occorre fare esperienza di  convinzioni alternative, usare in armonia le due menti, il corpo (che non mente mai) il respiro e il cuore, per allineare in modo coerente pensiero ed emozione.

In questa serata, per esigenze di tempo,  abbiamo potuto dare un semplice “assaggio” dell’enorme potenziale contenuto nel lavoro sulla percezione e sulle convinzioni, e invitiamo chiunque volesse approfondire, a partecipare a workshop e seminari  OEP3 , nei quali vengono sperimentati e approfonditi molti piacevoli e efficaci modelli di alchimia energetica…

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